Colognora è un dei borghi meglio conservati di questo piacevole angolo della Toscana. Le sue case in pietra unite da lunghe volte risalgono al XVI secolo e dai loro 600 metri d'altezza dominano la selvaggia Val di Roggio. Tutt'intorno boschi di castagni, che per secoli hanno rappresentato la principale risorsa economica della montagna lucchese. E proprio all'ingresso del vecchio borgo, un antico palazzo ospita il Museo del castagno, dove sono stati raccolti oggetti, attrezzi e immagini che illustrano il ciclo della lavorazione del castagno dal quale, oltre al frutto, si ottenevano anche legna e il tannino, un prodotto per la lavorazione delle pelli. Nel cortile sono stati ricostruiti un metato, piccola struttura per l'essiccazione della castagna, una carbonaia e una capanna di paglia. Passeggiando per le vie del centro storico, chiuso d e auto, si ammira la seicentesca chiesa dei Santi Caterina e Michele, con le sue vetrate colorate, mentre nel vicino paese di Fabbriche di Vallico, in Val di Turrite, è stato recentemente recuperato un mulino del 1721, che macina castagne biologiche. L'impianto funziona nei mesi che vanno da novembre a gennaio, lavorando ventiquattro ore al giorno. Nella seconda domenica di ottobre a Colognora si tiene la Mondinata nel Borgo Antico, un'occasione per rivivere la cultura contadina ed assaporare il piacere della castagna e dei suoi derivati, nell'incontaminato e suggestivo scenario del vecchio abitato scelto da Spike Lee come set per il suo Miracolo a Sant'Anna